Saper dire <<Grazie>>
Questa mattina mi sono svegliata ed ogni particella del mio essere gridava "FAME". Oggi Londra è calda e luminosa e con una giornata così, uscire dal letto non è stato per niente traumatico. Il lunedì è il mio giorno depurativo, ma per questa mattina diciamo che passo. Ho preparato un delizioso Bagel alla cannella con marmellata e frutta, accompagnato dal latte di mandorla al cacao.

Dopo aver, ovviamente, scattato la foto mi sono seduta, ho reso grazie e ho mangiato la mia delizia. Rendere grazie è il passo fondamentale per sentirsi meglio ed iniziare la giornata con la dovuta energia che merita. Tempo fa ho acquistato un manuale di un monaco buddhista che spiega i 48 passi zen verso la felicità. Inutile dire che è difficilissimo applicare tutte le straordinarie regole, soprattutto morali, nella vita quotidiana. Ma ci si può provare. Aprire gli occhi e rendersi conto di dove ci troviamo, come stiamo, quanto al caldo siamo e chi abbiamo accanto sono i primi motivi per i quali essere grati. Ed è questo il primo passo zen verso la felicità. Il secondo, per me, sono i colori.

" <<Grazie>> in giapponese si dice arigatō. I caratteri che compongono il termine sono aru (<<esserci>>) e muzukashii (<<difficile>>); ... Nell'antico testo del Canone buddhista intitolato Dhammapada, che illustra l'insegnamento del Buddha, si legge: <<Venire al mondo è difficile, in breve tempo l'uomo deve morire: dobbiamo essere grati per la vita che abbiamo...>> Parafrasando le parole del Buddha: << Per l'essere umano venire al mondo è difficile, perciò il fatto di essere vivo in questo momento è una cosa di cui essere grati..>>" Dunque essere vivi è un miracolo e per questo miracolo noi dobbiamo essere riconoscenti. Pensiamo ai nostri genitori, ai nostri nonni, nostri antenati poi a noi e a chi ci sarà dopo. Questa "rete ininterrotta di di vite è un dono". Il monaco continua dicendo: "Se penso a tutta la schiera di antenati che hanno intrecciato vicendevolmente le loro vite e creato questo miracolo, non posso fare altro che inchinarmi e dire: <<Vi ringrazio moltissimo>>. E ancora pensando a questo miracolo, non posso che considerare quanto sia prezioso ogni singolo incontro. <<Sono grato di averti incontrato.>>" Quanto letto mi ha fatto cambiare l'idea delle persone, che esse siano a noi gradite o meno sono comunque dei miracoli. Allora perché non trattarli come tali? Se tutti condividessero questo pensiero, il mondo sarebbe un posto sicuro. Sii il tuo miracolo, sii il miracolo di qualcuno e fa che la persone e tutti gli esseri viventi che incontri si sentano miracoli.
Alla base della felicità c'è semplice <<Grazie>>.
